Argomento 1 Che cosa sono i rifiuti?

La produzione di rifiuti è una conseguenza inevitabile delle attività che svolgiamo come esseri umani. In una prospettiva più ampia, la produzione di rifiuti, come conseguenza di tutte le attività dell’uomo e degli altri esseri viventi, può essere considerata come un aumento del contenuto  entropico  (livello di “disordine”) dei sistemi naturali.

In breve: più produciamo rifiuti  (che sono una forma di “disordine”), più aumenta il livello di entropia  (che è appunto una misura del livello di disordine in un sistema).

A rendere unica l’era contemporanea rispetto a quelle precedenti, ci sono fattori come un significativo aumento dei consumi, una diversificazione molto ampia dei beni circolanti e un continuo processo di formulazione e introduzione sul mercato di nuovi composti chimici di sintesi.

Questi fattori influenzano sia le quantità che le caratteristiche qualitative dei rifiuti solidi, che sono fatti di tutti i residui prodotti dalla comunità (individui, famiglie, attività commerciali e industriali, e così via). I residui liquidi e gassosi sono chiamati rispettivamente acque reflue ed effluenti.

In breve: rifiuti totali = rifiuti solidi (inclusi quelli di origine biologica) + acque reflue + effluenti.

In questo senso, “rifiuti” o “spazzatura” come termini non esprimono alcuna forma di giudizio relativamente alla funzionalità residua dei beni o dei materiali, né sulle loro caratteristiche qualitative. Questi beni o materiali potrebbero essere ancora adatti a un ulteriore uso. Piuttosto, i termini indicano o rappresentano la specifica volontà del possessore di disfarsene. In altre parole, i rifiuti sono semplicemente ciò che decidiamo di buttare. O, al contrario, di non gettare e di riutilizzare (e allora non sono rifiuti).

Ora cerchiamo di capire, nel prossimo paragrafo, perché produciano quantità di rifiuti molto superiori che in passato.